Pubblicato il volume “La pedagogia come territorio di confine interdisciplinare” a cura di Donatella Fantozzi

Il libro accoglie gli Atti del Convegno omonimo dedicato alla prof.ssa Maria Antonella Galanti

È appena uscito per Pisa University Press il volume a cura di Donatella Fantozzi “La pedagogia come territorio di confine interdisciplinare”, che raccoglie gli atti del Convegno omonimo che si è svolto a Pisa il 23 e 24 giugno 2022, in memoria della prof.ssa Maria Antonella Galanti, scomparsa nel 2021.

“Volendo ragionare per metafora, possiamo affermare che le discipline, se avvicinate, diventano interagenti e producono soluzioni e miscele altrimenti non immaginabili con la conoscenza della sola formula teorica”: è proprio l’interdisciplinarità la chiave di lettura della pubblicazione curata dalla prof.ssa Fantozzi, che con la dedica a Maria Antonella Galanti vuole essere un riconoscimento alla sua memoria e al suo contributo scientifico, per il modo in cui ha saputo rappresentare l’interdisciplinarità col suo stile di vita, col suo modo di fare ricerca e di insegnare.

Donatella Fantozzi è ricercatrice di Didattica e Pedagogia speciale presso l’Università di Pisa dove, da giugno 2022, ricopre anche l’incarico di referente per la Teacher Education all’interno del Teaching Learning Center di Ateneo.

La pedagogia come territorio di confine interdisciplinare

L’interdisciplinarità si genera dalla continua ibridazione e contaminazione dei saperi; il saper essere passa dalla sperimentazione della teoria in atti e fatti che si incrociano giungendo da settori diversi, da territori altri di vita ed esperienza che a loro volta aprono e arricchiscono nuovi cantieri, anch’essi irradiati su più campi di interesse e di ricaduta, in un circuito a spirale costante.

Volendo ragionare per metafora possiamo affermare che le discipline, se avvicinate, diventano interagenti e producono soluzioni e miscele altrimenti non immaginabili con la conoscenza della sola formula teorica.

Sconfinamenti e migrazioni interdisciplinari, meticciamenti fra le competenze, che Edgar Morin felicemente definisce concubinaggi illegittimi, rappresentano la risorsa più importante affinché il processo di apprendimento sia significativo e produttore di cambiamenti permanenti generati da un ante, un post e soprattutto un durante nel quale la mediazione fra le competenze derivate dalle varie esperienze diventa la chiave per la risoluzione dei conflitti e per l’apertura verso la complessità cognitiva tipicamente umana.

Questo il tema che il volume affronta attingendo da risorse e occasioni solo apparentemente diverse fra loro, in realtà intimamente interconnesse proprio dagli indissolubili legami interdisciplinari.

Il libro sul sito dell’editore Pisa University Press

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