A Sarzana la presentazione del lavoro completo
Nel Medioevo la diocesi di Luni era una delle più vaste ed importanti nell’Italia tirrenica. I vescovi-conti non avevano vita facile, per i continui contrasti con le famiglie nobili del tempo, in particolare i Malaspina della Lunigiana, e le potenti città vicine, da Lucca a Genova, a Pisa. Anche per questo, nel corso di un lungo episcopato mantenuto dal 1273 alla fine del 1296, il vescovo Enrico da Fucecchio incaricò alcuni copisti di raccogliere e conservare con cura tutti i documenti relativi alla diocesi. Ne venne fuori un ponderoso “codice” pergamenaceo, che si conserva tuttora nell’archivio del capitolo di Sarzana e che prende il nome di “Pelavicino” dal vicario imperiale Oberto Pelavicino.
Una prima edizione incompleta fu realizzata nel 1912 da Michele Lupo Gentile. Sono seguiti numerosi altri tentativi di ulteriori versioni più complete ed aggiornate, in particolare a cura di Geo Pistarino, ma vari motivi li hanno sempre rallentati.
L’équipe guidata da Enrica Salvatori, ha annunciato il 26 marzo 2022 a Sarzana, nella sala consiliare del Comune, l’edizione digitale completa del “Codice”.
Hanno preso parte all’incontro Enrica Salvatori (Il Codice Pelavicino restituito a cittadini e studiosi) e i suoi collaboratori Edilio Riccardini (La struttura del Codice Pelavicino), Roberto Rosselli Del Turco (EVT: il viewer del Codice Pelavicino Digitale) ed Angelo Mario Del Grosso (Forme di elaborazione per il Codice Pelavicino Digitale). Ha chiuso gli interventi Antonio Manfredi, della Biblioteca Apostolica Vaticana.
L’edizione digitale del Pelavicino è consultabile online, sul sito pelavicino.labcd.unipi.it.