
Giovedì 2 ottobre – ore 15:00 – Palazzo Boileau e venerdì 3 ottobre – h. 9.00 – complesso Le Benedettine (aula P).
Se si analizza la produzione e la circolazione delle idee filosofiche e religiose del Rinascimento e della prima età moderna si può constatare che, in molte parti d’Europa, l’incidenza delle opere e degli autori italiani è assai più ampia di quanto si sia in genere pensato, sia sul terreno culturale che su quello editoriale.
Alcuni esempi: negli anni Ottanta del Cinquecento è pubblicata in Inghilterra (sotto falsa marca tipografica) tutta l’opera di Machiavelli; negli stessi anni, sempre a Londra, sono pubblicati tutti i dialoghi italiani di Giordano Bruno, che vive dieci anni ospite delle più importanti corti del continente; a Praga, alla corte di Rodolfo II, opera Francesco Pucci costruendo una rete di relazioni rinsaldata dalle polemiche contro le teologie della predestinazione, mentre alcune opere di Campanella vengono tradotte in inglese e fatte circolare assieme a testi di F. Bacon e J. Hall.
Questo fenomeno non coinvolge solo grandi pensatori, ma anche autori meno noti come Camilla Erculiani, Francesco Panigarola e Olimpia Morata. Sugli scaffali di tutti i più importanti intellettuali europei del Rinascimento e della prima età moderna sono presenti opere di italiani, in latino, in volgare o in traduzione nelle principali lingue nazionali. Si tratta, in genere, di testi che toccano in primo luogo temi fondamentali della ricerca filosofica, cosmologica, etico-politica, ma anche delicate questioni attinenti alla libertas philosophandi, al problema della pace e della tolleranza religiosa, al nuovo paradigma gnoseologico che vede le facoltà dell’uomo al centro di un rinnovato interesse teorico.
Questo fenomeno di interazione fra culture anche geograficamente diverse non è stato ancora ricostruito in modo analitico e organico. Il seminario intende presentare i sondaggi e i primi esiti della ricerca, focalizzando l’attenzione sui fenomeni di migrazione intellettuale, sia di persone che di libri, che hanno costituito non solo un importante canale di diffusione della cultura rinascimentale e della prima età moderna, ma soprattutto l’originale laboratorio di confronto attivo fra diverse tradizioni, giungendo a elaborare innovativi e peculiari paradigmi intellettuali, fondendo in modo originale prospettive molto articolate e variegate, contribuendo significativamente alla formazione della comune identità intellettuale europea.
Il seminario è organizzato nell’ambito del progetto Prin 2022 Italy outside Italy di cui è responsabile la prof.ssa Simonetta Bassi.